lunedì 13 giugno 2011

GRAZIE

Grazie ragazzi, che dire, risultato plebiscitario, oltre il 57% di votanti e oltre il 95% ai SI in tutti e quattro i quesiti.
E' una vittoria della ragione, una vittoria che accomuna l'Italia dal nord al sud nel ribadire alla classe politica che ci governa, che la gente è stanca di subire le angherie, stanca di sottostare alle imposizioni di leggi che prevaricano la volontà popolare, come nel caso del nucleare, problema sul quale il popolo si era già espresso trent'anni fa, stanca di vedere svenduti i propri diritti e i propri beni comuni, stanca di una giustizia che crea ingiustizia e che pone le persone davanti alla legge che non è più uguale per tutti.
Da sedici anni non si raggiungeva più il quorum in un referendum, e oggi di colpo sembra che l'Italia si sia svegliata dal suo lungo letargo e pare voglia dire a voce alta a coloro che amministrano la cosa pubblica che non si può impunemente passare sopra la testa del popolo.
E' sata una vittoria sofferta, si è dovuto vincere l'indifferenza delle reti televisive, i tentativi più o meno subdoli di affossare lo stesso diritto di recarsi alle urne, i tentativi di delegittimazione e anche quelli di furbate dell'ultimo monento tipo quella di una emittente televisiva pubblica di grande rilievo nazionale che deliberatamente barava sulle previsioni del tempo e invitava tranquillamente la gente ad andare al mare.
Oggi sono in tanti a rivendicare i meriti di questo straordinario risultato, partiti per primi, e sono gli stessi che pretestuosamente si affannano anche a chiedere in modo strumentale le dimissioni del Governo.
Il Governo deve andarsene, ma non perchè hanno vinto i si al referendum, ma perchè è un governo che sta disastrando l'Italia, questo però non autorizza chi si è limitato oggi a chiedere ai propri elettori di esprimere un voto favorevole nei quesiti referendari, glie ne diamo atto, il loro contributo è stato sostanziale per il raggiungimento del quorum e per la vittoria dei Si, ma non va dimenticato la totale assenza di formazioni politiche partitiche che oggi si affannano a rivendicare i meriti durante la raccolta delle firme per i referendum.
Se oggi c'è da ringraziare qualcuno, questo è il popolo italiano in primo luogo, per la grande sensibilità dimostrata, vanno ringraziati i comitati referendari per averci creduto ed aver messo in campo una straordinaria azione per la promozione dei referendum e vanno ringraziati soprattutto le centinaia di migliaia di ragazzi di facebook che con molta insistenza e caparbietà sono riusciti a dare con il loro tam-tam mediatico la visibilità giusta ai referendum che invece non hanno avuto ne dalle televisioni ne dagli apparati dei partiti.

4 commenti:

Unknown ha detto...

Grazie? Ma figurati Tonì, verrebbe da ruggire prego; ma che stai a dire! Se, per paradosso, fosse vera l'immagine di questa Italia, che tu dici disastrata dal governo del signor B., dimmi un poco Tonì, chi ci risolleva dal disastro? Chi? De Magistris? Beppe Grillo? Travaglio? Debenedetti con "La Repubblica"? Tonino Di Pietro? il commissario Basettoni, il Papa? Fini? Casini? O forse Bersani? Uno che nei fatti dimostra come ogni sua posizione è strumentale e può essere disinvoltamente modificata a seconda delle contingenze politiche.
E allora! .... io e te sappiamo perfettamente che con questi, forse quand a néva rùss... che facciamo? della padella e alla brace?
Già, tu dici ma ci sono i Comitati Referendari! Beh, qui da noi siamo a livello Vanna Marchi. Ai tavoli, tra lo sventolio di bandiere, segretari di partito e parole d'ordine false e accattivanti, ai tavoli se chiedevi spiegazioni ricevevi slogan, per giunta non veritieri, e balbettii.
Tonì, questi referendum sono stati pressoché inutili: sul nucleare almeno fa fuori l'indecisione, ma gli altri?
Per quanto riguarda il legittimo impedimento è stato già “abbattuto” dalla Corte costituzionale; sull’acqua va ribadito che l’acqua non era e non sarebbe stata privatizzata, la legge dice che rimane un bene pubblico.... e i Comitati, raccontando la balla di volere abrogare una legge che privatizza l'acqua, l'han data a bere a tutti con il risultato che i partiti continueranno ad occupare posti nei consigli di amministrazione delle aziende acqua pubbliche e il servizio continuerà ad essere, quello si, disastrato.
Ripeto, Tonì, allora? Che dici, andrebbe bene il condensato disposto di tutti lor signori, Papa compreso? Quanto durerebbe, soprattutto mancando il collante dell'antiberlusconismo,
Suvvia, la tua analisi è imperfetta. In democrazia, i referendum sono i referendum, cioè uno strumento di controllo popolare sulle leggi, o parte di esse, che si ritengono sbagliate e si vogliono abrogare. I governi, eletti a suffragio universale (una testa, un voto) durano 5 anni; cadono prima della scadenza naturale quando il Parlamento vota la sfiducia.
Altro oltre referendum imperfetti e usare la magistratura come coadiuvante politico-giustizialista.
Non se fa'. Non ci sto. Se non c'è di meglio, meglio il signor B.

Franco Bifani ha detto...

Come dire che se non c'è di meglio della merda, si può leccare anche il vomito;ma per quest'ultimo, almeno, uno può decidere se mettersi due dita in gola, non nel culo!Se poi le dita in quel posto sono anni che gliele ficca un estraneo, siamo messi male, procura un fastidio che non ti dico.

Unknown ha detto...

Franco, vir bonus dicendi peritus, ogni tanto si rilassa.
Divertente, come è divertente un uomo che scivola su una merda e ci ricasca sopra.

Franco Bifani ha detto...

Carduccio, vile marrano, tu uccidi un uomo morto, a colpi di merda; a furia di usare questo termine, esce una puzza, dallo schermo del PC...Che Iddio Onnipotente, nela Sua infinita misericordia, abbia pietà di te e aliti il Suo Spirito Paraclito su di te, dopo aver mangiato bruschette all'aglio, cassoeula e crauti acidi; così ti addormenterebbe soavemente, con un fiataccio fetido!