venerdì 18 gennaio 2013

Bene comune


Bene comune
Sentiamo spesso negli ultimi tempi parlare di bene comune, sembra quasi ci sia messi tutti d’accordo per l’utilizzo del termine quasi fosse una parola d’ordine; siamo certi però che abbiamo compreso fino in fondo il suo vero significato?
Un bene si dice comune quando tutti hanno uguale diritto al suo utilizzo e nessuno può impedire o limitarne l’accesso a chiunque.
L’aria che respiriamo in primis dovrebbe essere uno di quei beni; un bene sul cui utilizzo non può esserci una maggioranza o una minoranza a decidere la quantità o la qualità di quella che ognuno di noi deve utilizzare; eppure l’ILVA a Taranto o le tante ciminiere sparse in giro per l’Italia e tra poco anche il termovalorizzatore di Parma, immettono nell’aria tanti di quei veleni che di fatti annullano il diritto di ciascuno a poter utilizzare l’aria di propria appartenenza a proprio piacimento. Qualcuno nelle alte sfere ha deciso che l’aria non è più un bene comune ma che può essere utilizzata e inquinata a beneficio principale dell’economia di mercato. Lo stesso vale per l’acqua, per gli alberi, per i mari e tutto ciò che la natura offre agli abitanti del pianeta ma che per una ragione o per un’altra non possono utilizzare perché qualcuno si arroga il diritto di condizionarne la sua naturalezza.
Tutti siamo convinti del rapporto cosi alterato tra bene comune effettivo ed effettiva disponibilità, eppure, tutti in nome del bene comune si dichiarano pronti a fare crociate per la sua tutela.
Primo tra tutti oggi il più grande partito di centro sinistra e la sua coalizione che si appresta a governare il Paese se dovesse avere il favore degli elettori adotta il bene comune come suo principale slogan della campagna elettorale. Mi viene da chiedere a Bersani e i suoi alleati, sono davvero intenzionati a restituirmi l’acqua che mi è stata tolta o l’aria, o gli uccelli che stupidi leggi consentono di ammazzare per soddisfare le manie di qualche imbecille che si sente uomo solo se imbraccia un fucile? Non sono forse anche gli uccelli bene comune che appartengono all’intera umanità?
In tutta onestà certi proclami se da una parte fanno ridere dall’altra lasciano sgomenti; questo naturalmente non vale solo per Bersani e i suoi alleati, ma anche per tutti coloro che si apprestano a chiederci il voto in nome di un cosi alto ideale, sapendo di mentire. Nessuno escluso, perché per quanto possano cercare di convincerci ci sarà sempre un bene comune che non saranno disposti a concederci.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bene comune o bene in "COMUNE"?
Naturalmente in questo caso "IN PARLAMENTO"