venerdì 4 gennaio 2013

E SEL si inventa le secondarie.


Decine di migliaia di cittadini vicini a Sinistra Ecologia e Libertà si sono recati domenica 30 dicembre scorso alle urne per scegliere i propri rappresentanti nelle liste per le prossime elezioni politiche del 24 febbraio; grande dimostrazione di democrazia per il popolo vendoliano, non fosse per il fatto che non a tutti era data la possibilità di partecipare alla competizione ma solo ad un ristretto numero di persone scelte dall’assemblea regionale. (il PD su questo si è dimostrato molto più aperto avendo dato a tutti la possibilità di partecipare alle primarie dietro presentazione di un numero congruo di firme) Quello che però maggiormente stupisce nel partito di Vendola è il fatto che nonostante ci sia stata una scelta elettorale, sia pure su nomi indicati dalle assemblee regionali, a conti fatti coloro che hanno vinto le consultazioni tra il popolo di SEL e che avevano tutti i sacrosanti diritti di entrare in una lista seguendo il numero delle preferenze espresse, si sono visti invece scalati di posto in una competizione dove l’ordine della lista è decisiva, per fare posto a persone indicate dalla direzione nazionale e che non hanno partecipato ad alcuna consultazione preventiva.
Chissà come si sarà sentito defraudato il povero Giovanni Paglia, coordinatore regionale in Emilia Romagna di SEL, vincitore delle primarie del 30 dicembre, quando ha appreso di non essere più lui il capolista ma al suo posto, imposto dall’alto, un tal Ciccio Ferrara, già discusso personaggio ai tempi di Rifondazione per la sua natura arrampicatrice?
Ora, se tali comportamenti possono essere in qualche modo tollerati in partiti di una certa consistenza come il PD, dove il numero degli eletti risulta essere abbastanza consistente, in un partito dove per bene che vadano le elezioni gli eletti saranno poche decine di persone, imporre dei capolista dall’alto vuole dire decidere in anticipo chi saranno i futuri deputati e senatori, alla faccia della tanto decantata democrazia e della regola di una testa un voto , a meno che lo staff organizzativo di SEL non abbia sbagliato a scrivere nel momento in cui sono state indette le primarie e erroneamente abbiano scritto “PRIMARIE AL POSTO DI SECONDARIE”.

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