domenica 27 gennaio 2013

La Giornata della Memoria e quella della s-memoria

La Giornata della Memoria e quella della s-memoria A proposito della Giornata della Memoria, io credo però che le sue celebrazioni siano giunte ad un punto in cui continuare a richiamarla, nei soliti triti e ritriti modi e riti canonici, serva oramai a poco o niente. Ciò sottolineando che siamo in un Paese pieno zeppo di armadi della vergogna, preteriti e recenti. Ad es., si sopporta, in parecchie città, che esistano e prosperino sedi di associazioni e partiti di estrema destra, nazifascistoidi,come CasaPound, e poi, nel medesimo luogo,si mettono in atto iniziative in ricordo della Shoah e dintorni. Vi sembra logico ed onesto, eticamente e politicamente? E' un po' come l'ipocrisia dello Stato, con il suo monopolio nella vendita di sigarette, che sul pacchetto portano, però, quale alibi farisaico, scritte di avvisi di morte. E poi, perché ricordare solo la strage degli ebrei e non tutti gli altri genocidii, per cui non si è mai chiesto perdono, alle vittime ed ai superstiti, nel corso della storia, passata e recente? Vedi quelli contro gli amerindi, le stragi in Congo, il genocidio armeno, quelli in Vietnam, in Cambogia, in Cina, nell'URSS, in Bosnia, in Australia e Nuova Zelanda. Ad Hiroshima ed a Nagasaki, nel forno crematorio creato da due bombe atomiche, perirono, all'istante, centinaia di migliaia di persone innocenti, di ogni età. Nel loro piccolo, definiamolo così, si sono dati da fare, con zelo ed alacrità, anche Pinochet e Videla, Duarte e Romero; ma erano protetti dalla Chiesa nazionale e piacevano tanto ai monsignori locali. Però, se lo si facesse, si darebbe fastidio a potenze europee e mondiali, che poi si irriterebbero molto e se ne vendicherebbero strozzandoci sul piano economico e finanziario, vedi ad es., USA, Russia, la Cina che ci inonda di schifezze made in PRC, il Belgio, il Regno Unito, la Turchia. Oggi, rivedevo, per l'ennesima volta, le testimonianze dei pochi superstiti di Auschwitz e di altri Lager. Ma chi è molto giovane non ha informazioni sufficienti, dalla scuola ed in famiglia o da altre agenzie educative, onde collocare in modo corretto e proficuo, quanto vede e sente. Ogni anno, si rispolverano sempre i soliti films e documentari, si ascoltano sempre le medesime testimonianze, in calo continuo, per ragioni anagrafiche. Ma non è così, per un breve periodo l'anno, pur tra i ricordi tragici ed orribili di alcuni 80-90enni, che le nuove generazioni potranno veramente crescere pure e libere dai virus della xenofobia, del razzismo, del nazifascismo. Io, classe 1945, e, come me, la gran parte dei miei coetanei, siamo arrivati alla maturità classica, senza mai sentire una sola sillaba, in famiglia, a scuola, in chiesa, sul genocidio degli ebrei. Anzi, nei primi anni '60, ricordo che imperversavano docu-films molto ambigui, su Hitler e Mussolini. Ed ero guardato a vista e con sconcerto, dai colleghi, quando, invece, come docente, ne informavo con abbondanza di particolari, i miei alunni; quello era far politica! E sui libercoli del Catechismo da oratorio, in preparazione per Cresima e Comunione, negli anni '50, gli ebrei erano ancora raffigurati come appartenenti ad un popolo deicìda, con nasi adunchi ed espressioni grifagne, sul modello dell'Assalonne Mordivò dei giornalucoli fascisti della leggi razziali. E infine, non è forse una bestiale ed infame forma di discriminazione sessuale, che arriva, sempre più spesso, all'omicidio, il disprezzo per le donne, che insozza tanti, troppi maschi, nostrani e non, e quello contro i gay? Eppure, tutti, come per la Shoah, si stracciano abiti, calze, mutande, per il momento contingente e per qualche giorno l'anno, poi, tutto ritorna all'a-normalità precedente. Ricordo che, seppur tra parecchie controversie, l'ONU aveva definito come genocidio “tutti gli atti commessi con l'intenzione di distruggere, in tutto o in parte,un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso”; io ci includerei anche chi appartiene ad un diverso sesso o segue sue particolari tendenze sessuali. Franco Bifani

12 commenti:

Ambrogio ha detto...

Come tu hai evidenziato le commemorazioni hanno dei limiti, ma una cosa è prendere atto dei limiti altro è quello di attenderci sempre che siano lo stato e le istituzioni ad educare, che poi è un comandare. Se è così siamo solo dei "balilla" non degli uomini, e probabilmente malgrado tanti discorsi lo siamo.
Una vera carenza è probabilmente che la "memoria" che si fa è più comoda della "storia" che non si fa. Ti faccio un esempio da 65 ricordiamo i Caduti delle Carzole, bei discorsi ma manca una veraricostruzione storica degli avvenimenti, e siamo qui a Fidenza.

Franco Bifani ha detto...

Ambrogio, sono sicuro che tu, da persona colta ed intelligente,hai capito che non sono contro il ricordo della Shoah, ma non mi vanno le modalità con cui la si celebra. Per quanto riguarda l'informazione e la formazione culturale, se non te le forniscono famiglia, chiesa, scuola, dove mai uno può ricevere l'input a documentrasi, se intorno a certi eventi si è creato un silenzio assoluto? E non dimentichiamo anche che, per 2mila anni, la Chiesa ufficiale è stata l'agenzia più infame e crudele dell'antisemitismo becero ed ignorante, basato sull'asserzione che il popolo ebreo era composto da deicidi per vocazione.

Unknown ha detto...

No, caro Franco, ti leggo e mi rammarico per quello che scrivi.
Il 27 gennaio è giusto che l'Europa ricordi e pianga.
Già, questa roba del mica solo gli ebrei sono stati uccisi. E gli armeni? e i nativi americani? e i cambogiani? e gli zingari? "Perche' ricordare solo la strage degli ebrei e non tutti gli altri genocidii" ?"
Perché, caro Franco, in Europa, in anni terribili, sono stati raccolti tutti gli ebrei esistenti , da ogni nazione europea, sono stati separati dal resto delle popolazioni, uccisi sul posto o portati nei campi di sterminio per venire eliminati fisicamente. Devono essere ricordati perche' sono morti ammazzati solo a causa del millenario odio europeo diventato improvvisamente delirio inarrestabile.
6 Milioni.
Per niente.
Gli ebrei non erano delinquenti, non avevano territori da conquistare, non avevano pretese di territori, erano cittadini fedelissimi dei paesi in cui vivevano, avevano combattuto per quei Paesi, facevano parte della media e piccola borghesia non di un mondo sotterraneo di criminali da eliminare.
Ma erano ebrei.
Odiati, perche'?
Le risposte sono tante e controverse ma la conclusione tremenda e' sempre una sola: odiati per niente.
Ammazzati nei secoli a causa della crocifissione di Gesu'.
Ammazzati per secoli a causa del loro senso di appartenenza.
Ammazzati per secoli a causa del loro rifiuto alla conversione.
Ammazzati infine, dall'800 in poi, non piu' solo per essere di fede ebraica e "assassini" di Cristo , ma a causa di appartenere alla "razza" ebraica. Grande invenzione, la razza, per avere la scusa di perseguitare, scacciare, eliminare, uccidere.
L'evoluzione dell'odio antiebraico, la capacita' di cambiarlo a seconda delle situazioni dell'epoca e' spaventoso, ogni periodo storico ha trovato un motivo per pilotare l'odio della gente verso il Popolo ebraico, perseguitarlo e distruggerlo.
E l'elenco dei genocidi piu' tristemente famosi del 900, che ricordi con qualche dimenticanza e qualche forzatura, alla fine serve, solo a sminuire l'orrore della Shoa'.
Non esiste un solo caso al mondo di persone, uomini donne vecchi e bambini, ammazzate in tale numero senza un motivo se non l'appartenenza a un'etnia.
Non esiste un solo caso di tentativo di eliminare un popolo intero dalla faccia della terra senza volergli prendere qualcosa, in genere il territorio. Gli ebrei non avevano territorio, erano semplici cittadini europei.
Non esiste nessun caso al mondo in cui si fosse programmato, deciso a tavolino dai ragionieri della morte, tra l'indifferenza generale, la distruzione scientifica di un intero Popolo.
Sei milioni di ebrei uccisi e tra questi un milione e mezzo erano bambini. No, la Giornata della Memoria non puo' essere commentata, come fai tu con la scusa di CasaPound, con frasi come questa: "E' un po' come l'ipocrisia dello Stato, con il suo monopolio nella vendita di sigarette, che sul pacchetto portano, però, quale alibi farisaico, scritte di avvisi di morte. E poi, perché ricordare solo la strage degli ebrei e non tutti gli altri genocidii"
No, caro Franco, la Shoah, la memoria della Shoah va rispettata...non banalizzata. Pensaci.
Ciao.
(Carduccio Parizzi)

Franco Bifani ha detto...

Carduccio, tu sei un uomo intelligente e colto; quindi, hai capito benissimo che cosa intendevo dire. Ossia, che la Shoah viene ricordata, da tempo, solo per lavarsi la coscienza e riciclarsi come antinazifascisti, mentre poi le stesse persone che la ricodano, spesso, sono tristemente razziste, xenofobe e fascistoidi. Sono i metodi ormai spuntati, il riciclo delle solite frasi, situazioni, testimonianze, buttate lì per pochi giorni l'anno, a non servire alla causa della condanna del genocidio. Dopodichè, durante il resto dell'anno, c'è gente che si comporta in modo infame, persino con il vicino di pianerottolo. Resto comunque dell'idea che vanno ricordate tutte le stragi, compiutre da europei ed extraeuropei; forse che Stalin, POl-Pot e Mao, che hanno ucciso diecine di milioni di compaesani, lo fecero per conquistare territori? O forse l'imperialismo, che sia europeo o meno, giustifica l'etnocidio e il genocidio?

Unknown ha detto...

... no, caro Franco, sbagli nel non accettare il fatto che non esiste un solo caso al mondo di persone, uomini donne vecchi e bambini, ammazzate in tale numero senza un motivo se non l'appartenenza ad un'etnia.
Non esiste un solo caso di tentativo di eliminare un popolo intero dalla faccia della terra in nome della razza.
Equipararla ad altre terribili stragi serve solo a sminuire l'orrore della Shoa'.
E' di questo che mi rammarico
(Carduccio Parizzi)

Franco Bifani ha detto...

Carduccio, tu però hai mai visto o sentito qualcuno, di destra, di sinistra o di centro, chiedere scusa al popolo ebreo, per non aver consegnato alla giustizia i nostri infami repubblichini, complici delle stragi sugli ebrei? Ed hai mai notato che qualcuno facesse il mea culpa per gli altri genocidii? Tutti, o quasi, lo fanno nei confronti degli ebrei, anche se in modo estremamente ipocrita; ti sei mai chiesto quali ne siano le cause?

Unknown ha detto...

... senti, quello che dovevo dire l'ho detto, non ho voglia d'insistere e nemmeno di polemizzare anche se scansi le questioni, fai l'altrista, divaghi parlando d'altro...
la cosa mi rattrista, non aggiungo altro.
cp

Anonimo ha detto...

Franco,
si fa mea culpa solo nei confronti degli Ebrei perchè Israele in combutta con gli Stati Uniti sono diventati i padroni del mondo....
Doveroso e sacrosanto ricordare la Shoah, ma i fatti dimostrano che le vuote commemorazioni da sole non bastano ad insegnare la storia e ad assimilarne le lezioni assumendole come comportamenti di vita quotidiana, altrimenti non si spiegherebbero il negazionismo dilagante e gli episodi di discriminazione e di violenza sempre più frequenti nei confronti di alcune categorie di persone e inneggianti alle ideologie nazi-fasciste. I popoli, come i bambini, vanno educati con l'esempio più che con le parole....
Gli stessi Israeliti purtroppo, nonostante tutte le loro peripezie, non sembrano aver imparato molto dalla storia, visto il trattamento che riservano ai loro vicini Palestinesi.
Questa è l'epoca delle commemorazioni, delle giornate dedicate; c'è la giornata del fanciullo, la giornata dell'albero, la giornata di questo, la giornata di quello...ma mai come adesso l'infanzia viene offesa e umiliata, mai come adesso si fa scempio dell'ambiente di cui, ricordiamocelo, non siamo che una piccola parte e via dicendo.
A me sembra che tutte queste dediche e tutte le parole che in merito si spendono, oltre che a pulirci sommariamente la coscienza,
servano solamente a nascondere il vuoto spaventoso di valori umani e civili in cui siamo precipitati.
Le commemorazioni vanno bene, se sono accompagnate dalla volontà di educare le giovani generazioni con esempi veri di antifascismo.
Maria

Franco Bifani ha detto...

Maria, mi hai tolto le parole di bocca; te ne ringrazio e sono del tutto d'accordo con te. Se i nazisti avessero sterminato sei milioni di zingari o di africani, nessuno celebrerebbe per loro una Giornata della Memoria.E nessuno, osa ricordare al governo cinese le diecine di milioni di compaesani fatti fuori dal maestrino dal libretto rosso, Mao Zedong. I compagni cinesini non si toccano,anche perchè, da qualche tempo, stanno diventando i padroni del mondo.Nelle varie Coop ed Ipercoop vendono a tonnellate boiate cinesi, ma boicottano i prodotti ottimi da Israele; loro sì che sono duri e puri...

Unknown ha detto...

... già, capisco.. che carini ... si tolgono le parole di bocca... poi, a leggerli ti accorgi che tra i se e i ma, se la menano, divagano... Invero, pare proprio che l'ebreo morto stia a loro molto simpatico, meno quello vivo che, guardaunpò sto cattivone, osa difendersi da chi vuol fargli la pelle.
Poi, altre due cose le devo dire:
1) con la frase della signora che si firma Maria "Israele in combutta con gli Stati Uniti sono diventati i padroni del mondo" i ricordi galoppano tra i primi anni del Novecento con un libro, i "Protocolli dei Savi di Sion" - colossale falsificazione a cura del servizio segreto zarista, dove si descrive minuziosamente la strategia ebraica per la conquista del mondo; il libro fu usato per giustificare le campagne antisemite e i pogrom che divampavano in Europa - e il complotto giudaico-massonico, espressione usata da Mussolini per mantenere l'alleanza con la Germania nazista quando la guerra era irrimediabilmente persa; "guerra" , parola di Mussolini, “tenacemente voluta dal mondo demoplutocratico giudaico-massonico, ricco di oro e di denaro, contro i popoli nuovi e ricchi di braccia”.
2) Lo ripeto: non esiste un solo caso al mondo di persone, ammazzate in tale numero senza un motivo se non il tentativo di eliminare un popolo intero - uomini, donne, vecchi e bambini - dalla faccia della terra in nome della razza.
Equipararla ad altre terribili stragi serve solo a sminuire l'orrore della Shoa', infatti per la signora che si firma Maria il Giorno della Memoria è come la giornata dell'albero.
"Ad Auschwitz c'era la neve: il fumo saliva lento nel freddo giorno d'inverno e adesso sono nel vento ..."

Anonimo ha detto...

Gentile Pierre,
gli eccidi sono orribili tutti, sia che vengano attuati per motivi razziali che per scopi colonialistici o per motivi economici o per qualsiasi altro motivo.
Non è nelle mie intenzioni mettere in discussione l'orrore della Shoah, ma il significato di una commemorazione che se non accompagnata da insegnamenti che siano anche educativi,rischia di diventare una roba noiosa e fine a se stessa. Come giustamente dice Franco non si può fare bei discorsi nel giorno della memoria e poi chiudere tranquillamente un occhio sull'attività di Casa Pound... E' poco credibile.
Il paragone con la giornata dell'albero o del fanciullo voleva semplicemente dire che nella mentalità corrente, spesso basta riempirsi la bocca con buoni e bei propositi, che saranno puntualmente disattesi, solo per non scontentare nessuno, per avere un'immagine pubblica pulita e presentabile e così abbiamo il calendario pieno di giornate dedicate che in realtà nascondono il vuoto assoluto.
E comunque, a proposito di alberi, io ho rispetto per tutti gli esseri viventi della Terra e provo orrore anche di fronte alla distruzione di una foresta.
Maria Panico
(non è uno pseudonimo, è il mio nome)

Franco Bifani ha detto...

Resta il fatto che nessuno si muove se non pro domo sua e se lo pungolano forze imponenti; ad es., gli USA sono intervenuti due volte in Iraq, poi in Aghanistan, ma non proferiscono verbo per la Siria, dove mandano gli aerei israeliani a togliergli le castagne dal fuoco ed un peso sulla coscienza. Anche per i 2mila ed oltre morti delle Twin Towers, chissà quali porcherie ci stanno dietro; eppure, ogni anno, ci sono ipocriti che solennemente enumerano i nomi delle vittime e prendono per il sedere i loro parenti, amici e conoscenti. Quanto alle vittime dei vari genocidii, devono essere messe tutte sullo stesso piano. I morti ammazzati sono tali, per ogni etnìa, ceto, censo, fede religiosa o politica. Anche la faccenda del ricordo delle vittime delle foibe dimentica,però, quanto perpetrato, in modo infame, dagli italiani in Slovenia e tutte le angherie subite dagli Slavi, fin dai tempi della Serenissima Repubblica Veneta. Chi di spada ferisce, di spada perisce!