giovedì 17 gennaio 2013

Il cerchio magico



Il cerchio magico
 Si tratta, è vero, di un esponente politico non vicino alla sua corrente di pensiero ma è un componente di quel meraviglioso cerchio magico in cui Tizio scrive e pubblica un articolo, immediatamente Caio lo riprende nel suo blog e Sempronio lo copia e lo divulga immediatamente in rete. Un ottimo lavoro di squadra non c’è dubbio.(commento apparso su nave corsara)
Pare che a Fidenza si sia costituito un meraviglioso cerchio magico in cui Tizio, Caio e Sempronio, in un perfetto lavoro di squadra, si pubblicano a vicenda articoli sui blog, che poi spostandosi su Facebook al trio si sottrae uno dei tre e ci si aggiunge una certa “Rosy Mauro”, il tutto in simbiosi per non si capisce quale scopo o obbiettivo.(altro commento sempre sullo stesso blog; sarà la stessa persona?)
Grande preoccupazione desta la costituzione di questa setta segreta, poi non tanto segreta, fatta da amici e amici degli amici.
Strano però che non ci si accorga invece di altri cerchi, di certo meno magici, ma di sicuro più preoccupanti ed efficienti che da anni determinano le sorti (quelle si reali) della città.
C’è il cerchio delle “tre comari”, sul quale qualunque parola spesa non servirebbe a spiegare meglio il concetto espresso dal suo stesso nome, e poi c’è il cerchio del calcestruzzo, quello cioè che continuando a rimanere nell’ombra, quella di un pino, detta le regole e disegna, seduto davanti ad un buon boccale di gutturnio e succulente fette di culatello, piani di sviluppo edilizio da far arrivare belli e pronti sui tavoli preposti pronti per la firma definitiva.
Un cerchio questo al quale in tanti dichiarano di non appartenere e di volerne prendere le distanze, salvo però il continuare a farne a loro insaputa (mica tanto) gli interessi perché non hanno fino in fondo il coraggio di tagliare il cordone ombelicale che li lega ai partiti che sono i primi sostenitori di e complici di detto mostruoso cerchio di potere.
E’ cosi che in vent’anni ho visto nascere quartieri dormitorio senza alcun servizio primario (mi dicono però che succedeva anche prima che io sbarcassi a Fidenza ); centri commerciali e mega strutture galattiche fuori dall’abitato che hanno modificato radicalmente l’assetto economico cittadino al punto da gettare sul lastrico decine di operatori del commercio locale; grattacieli su aree pubbliche e colate di cemento inimmaginabili, tutto a scapito dell’ambiente e del patrimonio artistico della città;
Un cerchio quello del cemento che non conosce fine ne si ferma con l’alternarsi delle amministrazioni, un cerchio che non risponde a nessun valore morale, se non a quello del dio denaro per il quale è nato e per il quale negli anni ha operato senza esclusione di colpi, lasciando uno strascico di vittime sul suo cammino.

1 commento:

Anonimo ha detto...

A Fidenza c'è troppa gente pronta a puntare il dito contro la lobby del cemento, salvo poi tirarsi indietro al momento di schierarsi contro.
Questo vale per tanti accoliti di partito ma anche per scrittori naviganti.
Tonino ammiro sempre di più la tua schiettezza. Avanti cosi.
Franco